di Ugo Di Girolamo
La notizia mi è stata fornita in via
confidenziale da un amico, critico
cinematografico, emigrato da tempo in terra germanica. Persona informata sui
fatti – si potrebbe dire con linguaggio tecnico giuridico – che mi ha pregato
di non fare il suo nome per non arrecare pregiudizio alla sua attività nel
mondo dello spettacolo.
La serie, che non ha ancora un titolo,
non avrà somiglianza con i tanti film già prodotti sull’argomento, del tipo
“Schindler’s list” , dove si vedono le gesta – vere – gli affanni e i pericoli corsi
da un uomo giusto che tenta disperatamente in ogni modo di salvare quanti più
ebrei possibile dallo sterminio; né somiglierà a “La vita è bella”, nella quale
alla fine arrivano i buoni – gli americani – a salvare bambini destinati ai
forni. Al contrario e similmente a
Gomorra, potremo ammirare la vita quotidiana degli aguzzini, come si
divertivano di nascosto con i corpi dei giovani omosessuali o delle ragazze
ebree non ancora distrutte nella bellezza dalla vita del campo e dall’attesa
della morte. Conosceremo quali erano le loro passioni, i loro sogni, le loro
ansie, i pericoli da scansare per salire sempre più in alto nella gerarchia del
potere nazista, le gelosie tra i capi e la concorrenza tra i vari campi di
sterminio a chi fosse più efficiente nel portare a morte più gente
quotidianamente.
Insomma, la vita vera nei campi di
sterminio vista non dalla parte delle vittime, ma da quella degli aguzzini.
La mia prima reazione alla notizia è
stata: no! Non è possibile! I tedeschi non faranno mai una cosa del
genere, non farebbero altro che infangare se stessi riesumando queste
storie. Gli ebrei non gliela farebbero
passare liscia. E in fondo chi mai
potrebbe essere interessato alle vicende di vita quotidiana delle SS dei campi
di sterminio?
Ma poi riflettendo sul successo della
serie Gomorra ho riordinato le mie idee e rivisto queste tre obiezioni.
La serie Gomorra infanga Napoli? No! La camorra lì esiste da duecento anni, è
una realtà storica. Non è la serie televisiva ma la realtà secolare a infangare
Napoli. Similmente i campi di sterminio
sono una realtà storica, a raccontarla non si infanga la Germania, è la storia
della Germania nazista a essere abbietta.
Quando questa nuova serie circolerà in
Italia di certo vedremo in giro, insieme ai ragazzotti tatuati fino al collo e
con taglio dei capelli alla Savastano, anche giovani che si presenteranno
puliti e con i capelli alla teutonica, come il tenente delle SS Martin Schultz,
uno dei protagonisti della serie.
Gli Ebrei? E che possono fare? Di certo Israele non
potrà mandare il suo potente esercito a invadere la Germania! Né tantomeno
bombardarla con le sue atomiche. Di sicuro gli intellettuali ebrei, dall‘Europa
agli USA, tuoneranno contro la serie. Tutta pubblicità gratuita per i 45
episodi in programma.
Ma poi siamo proprio sicuri che ci sarà
una tale sollevazione in massa di intellettuali ebrei e non?
Probabilmente comincerebbero i distinguo,
i richiami alla libertà di espressione artistica, le sottigliezze, i se, i ma,
i forse … come per Gomorra la serie. In fondo chi si è sollevato contro lo
spettacolo abbietto, squallido, disumano, privo di ogni sia pur minima pietà
per le vittime che la serie rappresenta?!?!
Certo lo spettacolo della nuova serie
tedesca a vederlo farebbe molto male ai pochi sopravvissuti ancora in vita e ai
tanti figli e parenti delle vittime dello sterminio nazista. Così come sono sicuro che il nostro amato
presidente Mattarella non si divertirà a guardare le belve napoletane
rappresentate in TV tanto simili a quelle siciliane che gli massacrarono il
fratello. Come pure i figli e i parenti della sconfinata serie di vittime delle
mafie.
Ma tant’è! E poi c’è Saviano a certificare la bontà del
prodotto televisivo Gomorra.
Infine, l’ultima obiezione: chi volete
che possa appassionarsi alle vicende quotidiane, al loro impegno e alle lotte
di potere dei gestori di Auschwitz, Dachau, Mauthausen, Treblinka, Buchenwald e
altri 47 campi sparsi nell’Europa occupata dai tedeschi?
Nessuno direbbe un empatico come me. Ma così non è! Il male ha sempre il suo
fascino e gli esseri umani si appassionano sempre alle storie di potere
qualunque esse siano. Per cui state certi che la nuova serie tedesca – come
Gomorra – avrà un grande successo di pubblico.
MA CHE SCHIFO E’ QUESTO ?!
P.S. per
Saviano
Caro Roberto da giovane hai scritto un
bel libro che ha avuto il merito di attirare l’attenzione nazionale sulla banda
dei casalesi, che nell’assordante silenzio di tutti, stava mettendo circa un
milione di casertani sotto il tallone di una autentica dittatura e stava
distruggendo un intero territorio. Ma del fenomeno mafioso hai sempre capito
poco, ti consiglio – caldamente – di leggerti l’ultimo libro di Isaia Sales
“Storia dell’Italia mafiosa”. Così la smetterai di considerare i mafiosi dei
“turbocapitalisti”, riducendo tutto ai soldi, come fossero una qualsiasi banda
di gangster. Sono sicuro che dopo converrai che una piccola, rozza minoranza di
violenti mediante le relazioni intessute con polizia, giudici, politici,
amministratori pubblici, professionisti e imprenditori (ovviamente non tutti)
ha pesantemente condizionato due secoli di storia contemporanea dell’Italia.
Saluti da un tuo ex ammiratore.
ugo ciao, è molto bello tornare nuovamente a leggerti! ora sono curioso, per capire e dire la mia devo provare a vedere qualche puntata della serie... dopo potrò dirti la mia! grazie per gli spunti di riflessione! roberto carlini
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